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SEGNALI URBANI - Variante parziale al PRG del centro di Mestre

Cronologia 2001 - 2002
Luogo Mestre - VE
Commitente Comune di Venezia
Supervisore Arch. Oscar Girotto
Progetto Arch. Marta Baretti , Sara Carbonera
/ Alessandro Cosmo, Elena Olivo
Collaboratori F. Toppazzini, M.R.Carella




Lo sviluppo urbanistico di Mestre degli ultimi cinquant'anni ha cancellato la trama originaria del centro storico senza introdurre un nuovo disegno degli spazi urbani. Interventi di momenti storici diversi si sono sovrapposti o accostati con indifferenza, producendo una città dai caratteri indistinti . La perdita d'identità del nucleo centrale di Mestre è andata di pari passo alla perdita del suo rapporto con l'acqua, con l'interramento dei tratti fluviali e dei canali che lo disegnavano come un'isola, e del suo rapporto con gli spazi verdi che caratterizzavano l'esterno della cinta muraria. I progetti presentati mirano a ridisegnare le linee strutturali del centro di Mestre - coerentemente con l'assetto territoriale e con i segni della sua storia - alla luce delle nuove previsioni urbanistiche, viabilistiche e dei trasporti. Le linee urbane del tram che attraverseranno il centro città e la fermata della metropolitana regionale nell'area Olimpia richiedono nuovi spazi tecnici ad hoc, ma soprattutto modificano il sistema di relazione tra gli spazi urbani, producendo occasioni di centralità. È l'assetto complessivo della città a cambiare, modificando la percezione del centro di Mestre.
La definizione delle linee guida per il progetto del centro storico di Mestre tiene conto dei fatti territoriali fondativi intorno a cui storicamente si è costruita la città e dello stretto rapporto tra geografia del luogo e struttura urbana, dato essenzialmente dalla presenza dell'acqua, naturale e regimentata. Se con il processo di modernizzazione gli spazi legati all'acqua sono divenuti sempre più marginali - sino a diventare dei retri urbani, la riqualificazione del centro storico immaginata dai progetti inverte questa tendenza, recuperando la percorribilità delle rive, che diventano delle vere e proprie fondamenta lungo il tratto fluviale dalla Gazzera a San Giuliano. Le aree progetto localizzate lungo il fiume Marzenego sono pensate come un insieme di nuovi spazi pubblici che, in sequenza, ritornano a volgere la città verso il fiume.
Si prevede la riapertura del Rio delle Muneghe e il recupero della funzione commerciale di piazza Barche, attraverso una lettura unitaria di questo spazio in rapporto con il Canal Salso.
I due insiemi di spazi pubblici legati al Marzenego e all'originario sistema dei canali delineano i "limiti" del centro storico, entro cui si snoda una città molto densa, caratterizzata da un sistema particolare di "strade-piazza" con orientamento nord-sud.
L’intervento per riqualificare l’area compresa tra via Dante e via Cappuccina mira a costituire un’asta dai forti caratteri urbani, in grado di prolungare la densità di spazi e funzioni collettive del centro storico e di proporsi come nuovo sistema baricentrico della parte di città compresa tra il centro storico e la stazione, in modo tale da riequilibrare il peso degli assi di corso del Popolo e di via Piave